Una nuova carta per Orienteering

La collina ad est della città di Trento si arricchisce di una nuova carta per la Corsa d’Orientamento.  I rilievi sono stati eseguiti durante il 2015 utilizzando come base di lavoro i dati LIDAR pubblicati dalla Provincia Autonoma di Trento.

L’acronimo LIDAR sta per Laser Imaging Detection and Ranging ed è una tecnica di telerilevamento che permette di determinare la distanza di un oggetto o di una superficie utilizzando un impulso laser. Come per il radar, che al posto della luce utilizza onde radio, la distanza dell’oggetto è determinata misurando il tempo trascorso fra l’emissione dell’impulso e la ricezione del segnale retrodiffuso. La sorgente di un sistema LIDAR è un laser, ovvero un fascio coerente di luce ad una ben precisa lunghezza d’onda, che viene inviato verso il sistema da osservare (da Wikipedia).

L’immagine raccolta dalla macchina da presa non è più nella banda di frequenza del visibile, ma viene raccolta con una minore lunghezza d’onda nella banda dell’ultravioletto. Questa tecnologia permette di riconoscere dettagli anche assai piccoli riguardanti la morfologia del terreno ed altre informazioni su vegetazione, acque, costruzioni, ecc.

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DTM LIDAR
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Isoipse LIDAR

La sovrapposizione tra i modelli tridimensionali DTM e DSM che si ricavano dai dati LIDAR ed il livello che riguarda le isoipse (curve di livello), trasformate ad equidistanza di 1 metro, permette di lavorare su una base cartografica assai precisa e geometricamente inquadrata e georiferita.

Questa tecnologia applicata alla cartografia d’Orienteering è relativamente recente per la nostra provincia, che ha cominciato a raccogliere i dati con la campagna di rilevamento del 2006, diffondendoli alcuni anno dopo.

 

Precedentemente, la base di lavoro per la ricognizione sul terreno necessaria per realizzare una carta per Orienteering era la Carta Tecnica Provinciale, costruita attraverso la restituzione da fotografie aeree in bianco e nero.

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Foto aerea

 

L’utilizzo del sistema LIDAR nella conoscenza del territorio è essenziale in tutte quelle aree che non possono essere fotografate con le tradizionali riprese aeree nella banda del visibile per motivi di copertura arborea, per prossimità di pendii ripidi con conseguente riporto dell’ombra, per presenza di corpi nuvolosi in gran parte dell’anno.  La presenza di queste condizioni non permette di leggere il terreno nelle migliori condizioni e la restituzione aerofotogrammetica risulta lacunosa se non addirittura impossibile. Con il LIDAR si possono anche effettuare riprese in assenza di luce, durante la notte.

 

 

 

 

Nelle immagini sono rappresentate la Carta Tecnica Provinciale del 1980, realizzata con la tecnica della restituzione aerofotogrammetrica,  la carta LIDAR del 2006 e la Carta per Orienteering realizzata con la ricognizione puntuale di tutta la superficie del territorio riportato e ridisegnata secondo le specifiche ISOM della Federazione Internazionale.

Pramarquart-PAT-1980
Carta Tecnica Provinciale
Pramarquart-Lidar-2006
LIDAR
Pramarquart
Carta per Orienteering

 

 

Se prendiamo come riferimento le informazioni riguardanti le isoipse, la differenza tra le due basi, aerofotogrammetrica e LIDAR, è notevolissima.  E’ notevole anche la differenza tra la viabilità riportata dalla Carta provinciale e quella effettivamente riscontrata con il sopralluogo sul terreno: le chiome della vegetazione più alta hanno nascosto molti dettagli che non è stato possibile riportare sulla carta, perché non visibili sulla foto aerea.

Nonostante l’immagine LIDAR sia estremamente dettagliata e riporti moltissime informazioni, più precise rispetto alla tradizionale restituzione aerofotogrammetrica, per realizzare una carta riportante anche i particolari necessari al riconoscimento di tutte le caratteristiche del territorio, è necessario un ulteriore lavoro di ricognizione direttamente sul terreno.  La pratica dello Sport dell’Orientamento necessita di una cartografia dettagliatissima, ma anche geometricamente coerente, al fine di permettere la navigazione anche con il solo uso della bussola.

Queste esigenze permettono di poter affermare che questo tipo di cartografia è da considerarsi estremamente affidabile e precisa, certamente da meritare una maggiore valutazione nell’ambito della produzione cartografica.