Percorsi dalle Emozioni

Il luogo, il paesaggio

La Convenzione Europea sul Paesaggio del 2000 e la Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 2003, affermano i valori e le espressioni culturali specifici dei luoghi, i cui paesaggi sono riconosciuti come elementi fondanti le identità degli individui.

Vi sono infiniti posti in cui si svolge l’azione umana, trasformando la natura, costruendo territorio e plasmandone incessantemente le configurazioni.

Il luogo rappresenta il posto dove si pratica la continua e quotidiana modificazione del territorio, al quale vengono associate le espressioni spirituali e memoriali che la comunità ha conservato e tramandato nelle generazioni. 

Il paesaggio è il volto del luogo, ciò che del luogo vediamo, ma non deve essere considerato esclusivamente in un’ottica estetizzante, perché è lo specchio della vita della comunità che su quel luogo ha operato, costruendone memoria storica e relazione comunitaria.  Le esperienze memorabili e gratificanti vissute, declinabili in ambito di condivisione collettiva, costituiscono il tessuto culturale di una comunità, l’appartenenza ad una società.

I paesaggi che ci vengono proposti nel corso dei nostri viaggi possono avere sfumature differenti, essere apprezzabili o meno, ma tutti sono ugualmente legati ad uno specifico luogo.  Ne sono la cornice, più o meno attraente, che caratterizza il modo in cui quel determinato luogo ha saputo costruirsi nel tempo.


Per questo motivo ad ogni luogo sono legati sia l’aspetto fisico, tangibile, del suo stare, sia la percezione emozionale che questo luogo fornisce a chi lo frequenta o lo abita: aspetti storici, leggendari, naturali, ecc., che caratterizzano la società che li ha costituiti.  Cercare di mettere in relazione aspetti tangibili e intangibili di un luogo significa darne valore compiuto, fissarne l’essenza stessa del suo essere luogo.

 

Attraverso l’utilizzo della mappa, si permette al fruitore di essere al centro del processo di comunicazione. Egli si relaziona ad uno specifico contesto spaziale in tempo reale, individuando la propria posizione, scoprendo le emergenze proposte ed altre che può scoprire da solo: utilizzando il linguaggio universale della cartografia.

Nella carta, il tempo e lo spazio si adattano alle esigenze e alle finalità del soggetto.  L’immagine che restituisce è una delle tante possibili rappresentazioni del territorio.  Ognuno possiede il proprio sistema di relazioni spaziali e costruisce il proprio orizzonte sul fondamento biologico del proprio corpo: tanti sono i corpi, tanti sono i possibili punti di vista sul mondo.